mercoledì 20 febbraio 2013

Magda's salad.

Erasmus implica conoscere persone da ogni parte d'Europa. Se poi ci aggiungiamo anche il fatto che in questa università una buona percentuale di studenti non è di origine inglese, la possibilità di imbattersi in ricette sconosciute durante le cene "ognunoportaqualcosa" diventa altissima.
E infatti, alla prima famigerata cena di quel tipo, più della metà dei cibi era sconosciuta. Oggi ho replicato quella proposta dalla mia amica Magda, polacca, precisamente di un paese vicino Varsavia, che ha presentato questa particolarissima insalata che da un lato mi ha riportata alla nostra insalata russa, dall'altra mi ha fatto scoprire un accostamento di sapori che non avrei proprio pensato di provare.
La realizzazione con gli ingredienti del super inglese l'ha resa poi particolarmente "light", visto che da queste parti tendono a essere un tantino estremi, della serie: o junk food, o prodotti senzagrassi/senzazucchero/senzaniente..essendo poco predisposta alle porcherie piene di schifezze, la scelta è stata obbligata, e ha fatto virare un'insalata bella corposa verso un pranzo leggero leggero che secondo me ha il suo perché ;)



INSALATA DI PORRI, PROSCIUTTO E ANANAS (sì, avete letto bene)

INGREDIENTI (per due persone)
  • quattro porri (soltanto il cuore centrale) tagliati a rondelle fini
  • 3 fette di ananas al naturale
  • 100 g prosciutto cotto sgrassato (a listarelle o a cubetti)
  • due cucchiai di yogurt greco 0%
  • 1 cucchiaio di maionese light
  • 1/2 scatoletta di mais
  • sale, pepe q.b.
Allora, se siete di stomaco forte e non dovete baciare nessuno nell'immediato post-pranzo, è sufficiente che mescoliate tutto insieme e condiate con un dressing fatto mescolando maionese, yogurt, un paio di cucchiai d'acqua, sale e abbondante pepe.
Nel caso in cui i porri crudi non siano la vostra passione, basterà farli appassire qualche minuto in padella, in modo tale che il gusto risulti meno deciso, prima di mescolarli con gli altri ingredienti.
Detto fatto, velocissima e super gustosa.

Buona pausa pranzo!

mercoledì 13 febbraio 2013

It's a pancake thing!

Credo, anche se non ne sono del tutto certa, che ieri fosse martedi grasso. La cosa bizzarra è che da queste parti, non si parla (come potrebbe essere spontaneo pensare) di "fat tuesday", o qualunque altra strana definizione vi possa venire in mente: qui si festeggia il PANCAKE DAY.
Primo pensiero: ma sì, si festeggia per modo di dire, che sarà mai..
La realtà? Tonnellate di preparato per pancakes che compaiono al supermercato, gare di mangiata di pancake in giro per il campus, cucine iper affollate da gente che non cucina altro che pancakes, zone comuni intasate da offerte di pancakes gratis...insomma, un delirio. Quando si dice essere attaccati alle tradizioni. Che poi, se la memoria non mi inganna, i pancakes sono americani. Ma questo è un altro discorso. 

Comunque, volevamo per caso venire meno alla splendida tradizione? Non sia mai! Perciò, con una collaborazione franco-italo-spagnola (le gioie dell'Erasmus!) ieri una delle varie cucine ha visto la produzione di QUINTALI di pancakes. Chi li ha provati con il prosciutto, chi con la nutella, chi con lo sciroppo d'acero...chi con quattro o cinque cose contemporaneamente. Insomma, un successo. Da brave donzelle cucinanti, ovviamente, non ci siamo affidate all'obbrobrio del preparato liquido, e abbiamo fatto tutto con le nostre manine, abbandonandoci anche a qualche virtuosismo come l'aggiunta di banane o mele all'impasto...che dire, forse la cena migliore da quando sono da queste parti ;)

Ma ho chiacchierato fin troppo: ecco qui la ricetta, qui in versione senza lievito, onestamente le due volte di numero in cui li ho preparati in terra italica mi sono lanciata con l'aggiunta di un piiiizzico di lievito per dolci, ma devo dire che la versione di ieri non mi ha affatto delusa, anzi ;) 

E vi assicuro per esperienze passate che una colazione a sorpresa a base di pancakes non può che essere gradita!

Nota: questa versione non ha NE' SALE NE' ZUCCHERO, perché c'era chi li preferiva dolci e chi salati. Volendo, si può aggiungere una delle due cose..





PANCAKES

INGREDIENTI (per 6 persone):

  • 6 uova
  • circa 400 g di farina
  • circa 1/2 l di latte
  • burro per ungere la padella
  • sciroppo d'acero
  • Nutella
  • confetture varie
  • frutta fresca 
  • panna montata
  • prosciutto, formaggio........
Il procedimento è semplicissimo: unite uova e farina, quindi aggiungete il latte, controllando a occhio la consistenza. L'impasto deve essere fluido ma non troppo (non come quello delle crepes, tanto per intenderci, perché i pancakes devono risultare un po' più alti e consistenti), e totalmente privo di grumi.
Lasciate riposare l'impasto per una mezz'oretta, quindi scaldate bene una padella antiaderente (fuoco medio, altrimenti bruciano), ungetela con una noce di burro e versateci un piccolo mestolo di impasto, delicatamente in modo che non si spanda troppo. NON ROTEATE LA PADELLA! Quando inizierà a fare qualche bolla sulla superficie, la parte al di sotto dovrebbe essere cotta, quindi potete girarlo e terminare la cottura.
Preparatene una bella pila e serviteli tiepidi con quello che preferite.
Volendo, in cottura, potete disporvi qualche fettina sottilissima di banana o mela, o magari pezzetti di noce o cioccolato. L'importante è che affondino nell'impasto, altrimenti rischiano di bruciare.




giovedì 7 febbraio 2013

English life - prima puntata

E finalmente, dopo mille peripezie, mille moduli e complesse conversazioni in un inglese più o meno maccheronico, l'ingegnere è riuscita a ottenere la connessione in camera! Gioia e tripudio, ormai non ci speravo più. 

No, niente ricetta oggi, la condivisione della cucina (con un inglese, un egiziano, e altre due ragazze e un ragazzo di nazionalità non pervenute) e la totale assenza (per ora) di coltelli/teglie/mixer/qualunque altra cosa diversa da piatti e posate che vi possa venire in mente mi tarpano un pochino le ali.

In compenso, l'ingegnere ormai quasi del tutto inserito dell'ambiente english che la ospiterà per i prossimi mesi, ha curiosato un po' per i negozi nei dintorni del campus (e anche nel campus, perché giusto per farmi rimpiangere meno l'Università italiana qui c'è persino il mercato settimanale DENTRO l'università) e ha trovato decisamente un sacco di cose interessanti. Nella patria degli scones e dei pudding, i supermercati sono pieni zeppi di cose che per la mia povera mente italiana che guardava ammirata i programmi di Nigella Lawson cercando di capire come sostituire gli inglesissimi ingredienti, sono state una specie di miraggio. 

Perciò, appurato che ci sono in giro mille cose nuove da provare, domani si terrà la prima sperimentazione del forno. Nel caso in cui riesca a sopravvivere, l'idea è quella di cimentarmi con un po' di ricette locali. Ma anche di mantenere un po' di radici italiche e magari sperimentare qualche ricetta "rimasta indietro" per motivi di tempo.
Il tutto tra una fes...ehm, pardon, lezione, e l'altra, ovviamente.

So, alla prossima puntata (o ricetta,si spera), con le regole di sopravvivenza al forno di un campus universitario...e i risultati dell'esperimento ;)